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Oltre che dei tutorial specifici delle varie sezioni fotografiche, in questa pagina si vuol far conoscere alcune possibilità di uno dei filtri più creativi della nostra collezione: il QUARTZ SENSOR. Come spiegato nella sua scheda specifica, questo filtro al QUARZO sintetico è perfettamente trasparente a TUTTE le radiazioni. Gli unici limiti son quelli determinati dai nostri sensori delle digitali, che vanno dai 300 nm ai 1300 nm (ma questi dati variano da casa a casa e da modello all'altro) . Quindi colgono una parte nell' Ultravioletto, tutta la luce visibile ed una parte dell'infrarosso vicino. Il nostro "gioco" consiste nel far VEDERE al sensore quello che noi vogliamo. Ma insieme alle possibilità infinite date dal Quartz sensor, qua si vuole far conoscere alcune tecniche di elaborazione digitale dopo che siamo rientrati in casa con le nostre amate foto. Una volta si usava la camera oscura, oggi nell'era del digitale le camere oscure sono i programmi di fotoritocco. Il leader incontrastato è Photoshop, che abbiamo preso come riferimento (ma ve ne sono molti altri simili). Vogliamo spezzare una lancia contro chi sostiene che con photoshop si possa fare TUTTO. Quasi quasi costoro sostengono che si possa anche non scattare la foto...tanto..POI ! E' pur vero che al giorno d'oggi si fanno dei film con attori che magari son deceduti ..ma fintantochè esiste la possibilità di fare delle foto "nostre"..teniamocela. La linea di separazione tra Fotografia e Digital-Art è molto sottile. Sicuramente certi effetti dell'infrarosso non potranno mai essere realizzati con photoshop. La scomparsa della foschia e la ripresa di particolari tra i più fini in certi paesaggi, non possono essere imitati. Non si può aggiungere dati se non ci sono nella foto originali. Si può MODIFICARE quello che c'è..ed è quello che si cerca di capire in questi tutorial. Modificare colore contrasti, livelli, ecc seguendo procedimenti per certi versi molto simili a quelli che si faceva in analogico nelle camere oscure, ma con molta più indeterminatezza e casualità. Si parlerà di bianco e nero, di camera RAW, di HDR, ecc. In un sito come il nostro dedicato all'infrarosso, conoscere queste ed altre tecniche serve sempre. Tutto contribuisce a quella che ci piace chiamare la "foto perfetta". Sono armi o se si preferisce "strumenti" che la tecnologia ci ha messo a disposizione ed è un peccato non usarli. Ma non si può usare bene qualcosa che non si conosce bene....ecco il perchè di queste note che non hanno la pretesa di essere esaurienti ed onnicomprensive. La nostra intenzione è solo "ingolosire" e stimolare ulteriori approfondimenti. Quindi una semplice e umile carrellata in questo affascinante territorio.

PAESAGGI URBANI
Un esempio che esprime le possibiltà espressive per un paesaggio urbano con elementi quasi inesistenti di vegetazione che possa dare delle risposte nell'infrarosso. Al fine di dimostrare le possibilità creative del Quartz sensor anche nelle condizioni IR più proibitive. In questo caso non si può parlare di infrarosso/colore ma di un mix di radiazioni in cui anche l'UV fa la sua parte modificando i colori registrati.
In questo esempio si è voluto cercare una "location" con la massima componente di infrarosso dato dalla clorofilla scattata in una giornata col cielo parzialmente coperto. La differenza tra la foto scattata col IR/UV CUT ( che ci ripristina la foto come la vedevano i ns. occhi) ci fa capire come un paesaggio per certi versi "banale" possa trasformarsi completamente solo cambiando alcuni filtri davanti al ns. obiettivo. Dall'infrarosso in bianco e nero del BLACK a quello surreale dato dal VIOLET o dell' HELIOS, o a quello delicato del VERDE. Non vi sono più limiti alla nostra fantasia.

In questo Tutorial si esamina una caratteristica poco nota e poco sfruttata dallo scattare foto a colori ed IR contemporaneamente. L'utilizzo del filtro esterno può servire ANCHE per modificare il colore agendo sulle diverse risposte dei colori all'IR sui diversi materiali. Una possibiltà che si aggiunge alle altre e che non mancherà di dare grandi soddisfazioni se ben capita ed applicata.

In questo tutorial si vede come ottenere il famoso effetto delle pellicole Kodak AEROCHROME che facevano diventare rossi tutti gli alberi. Era una pellicola che è uscita dalla produzione alla fine degli anni '90 e che ha lasciato molti appassionati senza altre alternative. Veniva usata con un filtro arancio davanti all'obiettivo e dava i cieli di colore azzurro mentre gli alberi e la clorofilla in colore rosso. Questo fatto era probabilmente legato ad un viraggio dei colori determinato da una reazione chimica degli acidi di sviluppo. Noi siamo riusciti ad imitarlo utilizzando sempre il filtro arancio davanti all'obiettivo, ma utilizzando photoshop per il viraggio "chimico"....molto meno "odoroso" e sicuramente più controllabile.
 
Chi si interessa di infrarosso non può non aver visto su internet qualche foto all'IR con i cieli di colore azzurro/blu intenso e le piante bianche. Spesso chi le inseriva non si dilungava nelle tecniche di fotoritocco necessarie per arrivare a quei risultati. C'è ancora chi non riesce ad ottenere questi risultati. Si è pensato quindi di fornire delle indicazioni a chi vuol divertirsi a giocare con i colori. Vogliono essere delle semplici "indicazioni". L'estro e la fantasia di ognuno di noi deve poter aver libera espressione...quindi, buon divertimento.
Perchè un tutorial sulla conversione di una foto a colori in bianco e nero, in un sito dedicato all'infrarosso ? Perchè molti fotografi vogliono scattare foto IR in bianco e nero. Spesso per mancanza del filtro che consente di farlo direttamente da macchina, ci si trova a "smanettare" con i programmi di fotoritocco per "convertire" una foto a colori in bianco e nero. Io son dell'idea che se una cosa sembra un difetto, lo si debba accentuare sino a farla diventare un "pregio". Così ...perchè non sfruttare le potenzialità del colore PRIMA di convertirla in bianco e nero? Perchè non utilizzare questa conversione per "migliorare" la foto e renderla più adatta a questo genere fotografico? Per far questo bisogna "pensare" in bianco e nero. Questo Tutorial vuol solo far capire come possa il B&W possa dare delle grandi soddisfazioni.
E' ormai una prassi consolidata scattare in formato "grezzo" o dall'inglese RAW. Quando cerchiamo di aprire questo tipo di formato con photoshop, il programma lo apre in un suo "sottoprogramma" che è chiamato "camera RAW". Quasi tutti lo conoscono per averlo usato almeno una volta. Ma non tutti ne conoscono appieno tutte le sue potenzialità. Ritengo quindi che possa essere interessante esaminarne nei dettagli i suoi vasti strumenti.
     
 
 
 
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